Nuvole di Favole

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7.03.2006

5- UNA MAMMA DA BAMBINA



La mamma di Chiara nascondeva un segreto, in realtà non era come tutti pensavano una donna adulta con una sua famiglia e un lavoro. La mamma di Chiara in realtà era Angela, una bambina dagli occhi blu, che un giorno, quando aveva dodici anni aveva subito un incantesimo: l’incantesimo del tempo.
Angela si era ritrovata improvvisamente nel corpo di un adulta, non sapeva neanche lei come. Tutti la trattavano come se fosse grande e credevano che lei fosse una donna.
Angela si divertiva molto, adesso poteva fare cose che quando era una bambina non le lasciavano fare. Poteva improvvisamente uscire da sola, guidare la macchina, non andare più a scuola e trovarsi un lavoro. Poteva mangiare all’ora che voleva, vedere la tv fino a tardi, era felicissima.
Un giorno però si accorse che gli altri bambini non volevano più giocare con lei perché lei era “Grande”.

Angela ci rimase molto male, disse a tutti i bambini che lei non era grande, che quello era solo un travestimento. C’era un solo bambino che sembrava crederle, ma voleva una prova: “Se tu sei veramente una bambina travestita da grande, allora ritorna come eri prima”.
Angela disse che non c’erano problemi, lo avrebbe fatto subito. Provò a concentrarsi e a desiderare intensamente di tornare piccola. Ma niente.
Una vecchia saggia che aveva osservato Angela da lontano, la avvicinò e le disse che lei sapeva cosa era successo.

La vecchia Obaba raccontò che anche a lei da piccola avevano fatto l’incantesimo del tempo e che, purtroppo, nessuno al mondo può ritornare indietro perché l’incantesimo è irreversibile.
Angela si sentì crollare il terreno sotto i piedi.
Era spaventata da morire, lei si divertiva un sacco a fare la grande… ma non aveva mai pensato che sarebbe rimasta grande per sempre. Lei amava giocare ai giardinetti con i suoi amichetti… le piaceva giocare a nascondino, a un due tre stella, e soprattutto alle belle statuine che era il suo gioco preferito…
AAARGH!!!!!
Cosa ne sarebbe stato ora di lei? Intrappolata in quel corpo troppo alto anche solo per entrare nella casetta dei giochi?
Sì certo mettersi i tacchi, la gonna lunga e il reggiseno era divertente, ma dopo un po’ era stancante, i tacchi le facevano male ai piedi, e il reggiseno la faceva sentire come ingabbiata.
Che fare? Il bambino con cui aveva parlato non le credeva più, nessuno le credeva, tutti erano convinti che lei fosse grande.
La vecchia Obaba, le fece una carezza sulla testa: Non ti preoccupare Angela, andrà tutto bene, vedrai, piano piano diventerai grande sul serio, e non ti mancherà più essere una bambina.
Ma Angela non le credeva, non credeva più a nessuno, la avevano ingannata, tutti quanti le avevano detto solo una marea di bugie. Nessuno la aveva avvisata del rischio che correva, nessuno la aveva preparata a questo brusco cambiamento, e soprattutto nessuno e aveva mai detto che nessuno avrebbe più giocato con lei.
Angela pianse lacrime silenziose e soffocate, che si accumularono tutte in gola, in un piccolo serbatoio che sembrava voler scoppiare.
Quella grande bambina dagli occhi blu, aveva la sensazione di non sapere più niente, non sapeva più come comportarsi, e non sapeva come gli altri la avrebbero trattata. Sembrava che tutti la guardassero in maniera diversa. Inoltre in quel corpo così ingombrante Angela rischiava spesso di farsi male, sbatteva dappertutto, facendosi dei grossi lividi alle ginocchia e sulla fronte.
Una volta urtò contro una porta così forte, che la fronte sembrava esplodere, un dolore enorme, che si placò solo allo spuntare di un enorme bernoccolo.
Un giorno quando ormai Angela aveva perso le speranze e si era rassegnata a essere grande per tutta la vita e a non giocare più, avvenne una cosa inaspettata.
Angela conobbe un uomo che le raccontò una storia molto simile alla sua. Quest’uomo che pure sembrava grande e grosso, le raccontò di essere anche lui un bambino travestito da grande, e che loro due forse si potevano fare compagnia a vicenda e giocare insieme.
Angela faceva fatica a credergli, ma quando lo vide giocare capì che non aveva mentito, era proprio un bambino anche lui. Quest’uomo grande e grosso in realtà era un bambino di nome Fabio. Angela e Fabio iniziarono a frequentarsi sempre più spesso, e un giorno quando ormai avevano deciso che sarebbero stati amici per sempre, decisero che per avere tanti bambini con cui giocare forse l’unico modo era creare una famiglia.
E così Angela e Fabio divennero una mamma e un papà, ebbero una bambina che chiamarono Chiara, una bellissima bambina dai capelli lunghi lunghi.
Angela adorava giocare con Chiara, avevano creato insieme un sacco di amici immaginari, e inoltre Angela si dilettava a inventare storie per la sua bambina. Le sue storie preferite erano quelle sulle farfalle, e la storia preferita di Chiara si chiamava…

1 Comments:

At 2/17/2009 7:33 AM, Anonymous Anonimo said...

è bellissima!! complimenti!! ^^

 

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